ok triathleti , appuntamento dopo il 28 giugno e nel frattempo?
07 apr 2020cari triathleti , piaccia o non piaccia il triathlon italiano e non solo, ha deciso che i campi di gara apriranno dopo il 28 giugno , quindi presumibilmente nel mese di luglio ; e allora bisogna essere bravi a “starci con la testa” , a non mollare, perché il cervello ha la meravigliosa capacità di trasferire al fisico innumerevoli informazioni, positive ma ovviamente anche negative e lo sa fare con celere abilità.
Il pensiero tradotto in “numeri da calendario” è fin troppo facile ….torniamo indietro di tre mesi ,quindi oggi è come se fossimo tornati a febbraio ammesso che la nostra programmazione prevedesse l’inizio di stagione a fine aprile o ai primi di maggio; ma attenzione, in questo ragionamento meramente aritmetico si cela un tranello, perché se è vero che dal punto di vista temporale il banale calcolo non fa una piega, è altrettanto vero che questa operazione è di una pericolosità assoluta.
La finezza di questo concetto riguarda il dettaglio ossia quello che ci sta dentro a questo contenitore di tre mesi , è questo l’aspetto che ci può ingannare , perché banalizzando potremmo trarre questa conclusione : “ah beh allora… se è come se fossimo ai primi di febbraio , fermi tutti ! Si deve ripartire, avanti tutta con l’aerobico a basse intensità ,riprendiamo la tecnica come se non ci fosse un domani , ammazziamoci nel frattempo di core stability e di plank , pigiamo sul “freno qualità ” e rallentiamo la macchina …”
Ma scusate, in questo periodo nel quale sono fermi i cantieri edili, pensate che l’impresa quando riapre si metta a rifare le fondamenta ? sì forse un occhio in più va dato quando si rientra in cantiere , qualche fessura, qualche particolare da ritoccare ci sarà ma mica fanno le fondamenta doppie ; certo la macchina umana non è fatta di cemento e calcestruzzo ma fortunatamente non ha la memoria così corta; è vero, nel nuoto siamo particolarmente a “ secco “ ma quando si rientra vedrete che la vostra intelligenza motoria e il vostro patrimonio metabolico si risveglierà prima di quanto pensiate e perciò non sarà necessario ripartire con un nuovo “cantiere”.
Ma il concetto in particolare volevo evidenziarlo per il ciclismo e la corsa visto che gli espedienti per praticare le attività ci sono.
In questo periodo sui social di “tutorial sullo sport” di qualsiasi genere ne ho lette e sentite di tutti i colori … un mare di esperti , una moltitudine di docenti , tutti a consigliare metodologie e a dimostrare esercizi a volte in maniera non proprio accademica… , tra i tanti consigli ho letto anche questo : “questo è il periodo ideale per costruire e consolidare il meccanismo aerobico e lavorare in maniera massiva sulla tecnica , niente intensità anche perché è pericolosa per la salute etc. etc. ”
Ok è vero, abbiamo più tempo di quanto previsto e pianificato in precedenza, quindi ci sta qualche richiamo in più sui concetti strutturali , tra l’altro a mio parere la tecnica non andrebbe mai abbandonata per l’intero anno sportivo , ma non facciamo l’errore di perderci il resto ; e cos’è il resto ?
Il resto è tutto quello che dovevamo fare in questo periodo se fossimo in tabella, d’accordo allentiamo la presa , non faremo della soglia un must settimanale ma nemmeno possiamo pensare di tornare alla “qualità di febbraio”.
Se da ottobre/novembre 2019 avete costruito con gradualità e costanza solide basi aerobiche perché dovrei costruire doppie fondamenta? certo se avete lavorato male per vari motivi , infortuni o ostacoli personali di diversa natura allora vi posso dire che vi è andata bene ( che sia chiaro intendo solo dal punto di vista sportivo ) , diventa tutto tempo regalato ma non sarebbe questa la normalità .
Insomma se avete svolto il vostro “dovere” durante il periodo invernale non perdete di vista il vero focus, non tornate metodologicamente indietro di tre mesi ,pensate invece a consolidare la condizione qualitativa fino ad oggi raggiunta ( ci sono gli strumenti indoor per poterlo fare ) ; certo , abbiamo più tempo , adotteremo una curva di crescita più “ morbida” mica dobbiamo fare soglia tutti i giorni ! Ecco , questo è un concetto altrettanto importante , non fate l’errore opposto massacrandovi di sfide indoor su zwift …tanto per fare un esempio ….
Quando il decreto, speriamo presto, ci permetterà di tornare all’attività anche su strada integreremo i volumi , quello sì , forse i km un po’ vi mancheranno ( dipende anche dalla vostra attrezzatura e organizzazione indoor ) ma avrete una condizione metabolica qualitativa che vi potrà tranquillamente sostenere nel recupero del volume senza impiegare troppo tempo. Diversamente sarete sempre in ritardo e dovrete inseguire la performance per tutto il resto della stagione probabilmente senza mai ottimizzarla. Resta inteso che il mio pensiero è rivolto principalmente ai “triathleti short distance”.
Cari triathleti , aprile maggio e giugno metodologicamente e mentalmente saranno perciò tre mesi di grande importanza, continuiamo tutti a lavorare concentrati , stiamo sul pezzo con la testa , troviamo stimoli , motivazioni , obiettivi intermedi , coltiviamo lo spirito agonistico perchè quando sarà il momento dovremo farci trovare pronti!