medio fondo Pinarello : lente di ingrandimento sulla testa della corsa
08 lug 2019c’è Luca Sandonà, atleta della nostra“ scuderia” , alla testa della medio fondo Pinarello del 30 giugno 2019. Ma partiamo dal fondo , dal risultato di classifica , sesto assoluto con una vittoria giocata e rischiata in volata con il tempo ufficiale di 3h03’35”.
la medio fondo Pinarello , sulla carta km 115 km , alla ruota di Luca Sandonà km 117,89 è una corsa che prevede una serie di GPM di “portata media” inteso come dislivello e pendenza , è chiaro che” portata media” non è sinonimo di “ facile “ perché dipende sempre da come li affronti ….e tra qualche riga lo vedremo … in sintesi sono delle ascese con quote tra i 220 mt e i 390 mt. tutte con pendenza media tra il 4% e il 5% fatta eccezione del muro di Ca’ del Poggio , 1,2 km ad una pendenza media del 12%
come sempre per commentare una performance è opportuno conoscere i parametri individuali di riferimento ( possibilmente recenti ) in particolari i valori di soglia sia a livello di frequenza cardiaca che di potenza
parametri individuali di riferimento dell’atleta L.S. : ( valori di soglia bpm / watt al 16/05/2019 )
F.C. SOGLIA ANAEROBICA 168/170 bpm
POTENZA ALLA SOGLIA ANAEROBICA 355 watt
RAPPORTO PESO – POTENZA 4,93 Watt /kg. (peso corporeo 72 Kg.)
bpm e watt al medio 155/157 bpm 300 watt
bpm e watt in veloce 162/164 bpm 330 watt
commenti a consuntivo:
come possiamo notare le velocità nei tratti pianeggianti o in quelli caratterizzati da progressiva ascesa per arrivare alla base delle salite , sono abbondantemente superiori ai 40km/h mentre si riducono leggermente ma esclusivamente per motivi tattici negli ultimi 25km della corsa dove la fase di studio prende il sopravvento; tutto ciò è il preludio di un epilogo ampiamente previsto con una volata finale dove la velocità di picco del nostro atleta raggiunge i 58,7 km/h
molto interessante il monitoraggio della frequenza cardiaca che per la gran parte della performance oscilla tra i 155 e i 175 bpm ; dai dati personali di rifermento possiamo affermare che dal punto di vista cardiaco l’atleta ha svolto l’intera prova , fatta eccezione dei tratti in discesa, tra il fondo medio e la soglia anaerobica e sopra soglia ; questo in particolare in tutte le salite dove sono stati regolarmente raggiunti i 175 bpm.
il tratto finale di gara costituito da circa 25 km è stato caratterizzato da frequenze cardiache leggermente più basse sia per il dislivello vantaggioso ma anche per la fase di studio che i concorrenti stavano attraversando.
altrettanto interessante l’espressione dei watt durante la performance ; la potenza media normalizzata è di 300 watt ma come si può notare dalla densità nel grafico , i periodi alla media dei 400 watt sono molto frequenti . E’ altrettanto interessante evidenziare che per stare “ davanti “ è importante essere brillanti , reattivi, saper rispondere alle dinamiche della corsa , insomma è opportuno , anzi necessario , mettersi sui pedali , prendere iniziative e chiudere quelle degli avversari ; ecco la risposta ai quasi venti picchi a potenze da circa 800 watt fino ad essere prossimi ai 1000 !
un’ultima analisi più tecnica che metabolica è doverosa : Luca Sandonà , ciclista di razza sa pedalare a cadenze elevate rispetto ai rapporti che utilizza ; la media generale RPM 86 compreso perciò anche tutti i tratti in salita parla chiaro …ma ciò che mi piace ancora di più evidenziare è la perfezione nella “simmetria meccanica” ossia il bilanciamento della potenza gamba destra e gamba sinistra cosa non facilmente realizzabile già in condizioni di assenza di stress e su percorsi omogenei , pensiamo realizzata su percorsi misti e con andature forzate come quelle che si sostengono in gara.
Il bilanciamento 50% S -50% D effettivamente registrato durante la performance del nostro atleta non ha bisogno di altri commenti.
a testimonianza di ciò che è stato elencato fino ad ora pubblico la tabella riassuntiva :