Il “fartlek svedese” di Matthias…
30 nov 2015Il periodo autunnale è il momento perfetto per costruire una solida base aerobica che ci permetterà più avanti nel tempo di affrontare i lavori qualitativi volti al miglioramento della performance.
Le fondamenta si costruiscono adesso e solo chi le avrà solide, potrà puntare a costruire i piani superiori e arrivare in alto. Un prezioso mezzo allenante è il fartlek, una corsa su percorso misto e fondi diversi con pendenze continuamente variate che costringono l’atleta a continui adattamenti fisiologici e meccanici.
Una corsa ”naturale”, ma a mio avviso sarà anche naturale dare uno sguardo al nostro compagno di viaggio, il cardiofrequenzimetro, che ci consiglierà di mantenere le frequenza cardiache all’interno di un pre-definito range .
Il fartlek come lo si traduce dallo svedese è un “gioco di velocità” che va interpretato in base al periodo; nella fase di costruzione sarà sicuramente estensivo e andrà gestito lo sforzo all’interno del range aerobico.
Il fartlek così concepito,svolto in un percorso naturale e misto,offre tantissimi vantaggi sotto diversi aspetti:
- l’aspetto mentale perché porta l’atleta a correre in un ambiente naturale e rilassante e svincolato da ritmi precisi e imposti
- l’aspetto metabolico perchè all’interno di un certo range, la “spesa energetica” viene spostata in modo frequente e repentino.
- l’aspetto muscolare perché le pendenze portano a condizionare fortemente la struttura muscolare sottoponendo l’atleta a continue variazioni interessando anche il lavoro eccentrico (discesa).
- l’aspetto tecnico nella indispensabile flessibilità meccanica, perchè l’atleta è costretto sulla base del percorso, ad adeguarsi con continue variazioni di ampiezza-frequenza proprio in base alle pendenze provocando un frequente cambio di passo.
E adesso godiamoci il fartlek svedese di Matthias Steinwandter che con questa seduta allenante ci fornisce la dimostrazione pratica dei diversi effetti positivi sopra elencati: