è il momento di tracciare le linee guida : periodizzazione pianificazione e programmazione dei carichi

29 ott 2024

Prima di iniziare l’attività sul campo per la preparazione invernale è opportuno, anzi indispensabile,  tracciare le linee guida generali  senza le quali sarebbe come viaggiare senza bussola , sarebbe come navigare a vista senza traguardi intermedi e senza mete precise.

Questa fase va costruita e organizzata dal metodologo dell’allenamento, ovviamente dotato di un adeguato bagaglio di competenze in materia  e con una visione completa del materiale umano a disposizione.

Il tutto va necessariamente condiviso con l’atleta ; il progetto va visto, metabolizzato e approvato fianco a fianco perchè l’atleta deve essere formato e informato su questi aspetti e soprattutto deve avere la consapevolezza e la convinzione che la strada proposta dal coach sia quella più giusta.

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un momento di programmazione con il campione francese di  mtb cross country e ciclocross Miguel Martinez 

Detto ciò andiamo ora a vedere i principi generali della metodologia dell’allenamento :

Partiamo  dal concetto prioritario della periodizzazione . La parola “periodizzazione” significa fondamentalmente la divisione del processo di allenamento in “periodi” (cicli o fasi).  In altre parole periodizzare significa elaborare una struttura sul piano temporale e il suo contenuto (mezzi e metodi di allenamento) che può variare nel tempo.

La periodizzazione si propone il raggiungimento della massima forma sportiva e quindi l’esaltazione da parte dell’atleta di tutte le sue potenzialità fisiche e psichiche.

Eseguire una corretta periodizzazione significa attuare dapprima una chiara e corretta pianificazione e successivamente una concreta e attuabile programmazione fatta su misura per l’atleta in questione e per il modello prestativo di cui necessita.

 LA PIANIFICAZIONE   

La pianificazione dell’allenamento è la strutturazione del processo in fasi di diversa durata per il raggiungimento di un obiettivo prestativo finale. Nella pianificazione dell’allenamento il coach, con le sue competenze metodologiche, oltre a definire l’obiettivo principale, fissa degli obiettivi intermedi, le priorità, le scadenze più importanti, i tempi occorrenti per le varie fasi di lavoro, e i metodi più idonei per raggiungerlo.

Nella formulazione del piano di allenamento il metodologo dovrà:

Stabilire la durata complessiva del piano di allenamento (3 mesi , 6 mesi, 12 mesi e oltre )
Determinare l’obiettivo o gli obiettivi principali che si vogliono raggiungere al termine di questo lasso di tempo
Stabilire gli obiettivi intermedi decidendo in quale periodo raggiungerli
Determinare le date delle gare e dei test di valutazione della prestazione

LA PERIODIZZAZIONE  

La periodizzazione suddivide il piano di lavoro in diversi periodi :

1)    Periodo preparatorio

È il periodo dedicato alla costruzione e alla preparazione per la successiva stagione agonistica.  I mezzi e le metodologie da usare sono molteplici e pertanto è bene suddividere il periodo preparatorio in due ulteriori tappe o periodi:

La prima tappa si riferisce al periodo fondamentale nel quale le energie sono dedicate quasi esclusivamente alla preparazione generale dove prevale il volume di lavoro oltre all’esaltazione delle caratteristiche tecniche nelle diverse discipline.

Il periodo fondamentale tenderà ad allargare la base generale di quelle caratteristiche irrinunciabili che sono la forza, la resistenza senza tralasciare lo sviluppo e il mantenimento di una adeguata mobilità articolare e degli aspetti tecnici e coordinativi.

Il miglioramento di queste caratteristiche dovrà essere parallelo,  anche se si interverrà in particolare su di una qualità rispetto alle altre qualora l’atleta presentasse per essa vistose carenze.

Il lavoro quantitativo prevarrà in maniera evidente su quello qualitativo che comunque non verrà mai completamente tralasciato.

La seconda tappa si riferisce al periodo speciale e va rivolta quasi esclusivamente alla preparazione delle caratteristiche qualitative.

Il periodo speciale   vedrà gradualmente prevalere il lavoro specifico su quello generale. Progressivamente il volume lascerà sempre più spazio all’intensità perciò parallelamente al mantenimento delle qualità di forza e resistenza sarà presente in modo sempre più accentuato la capacità condizionale velocità.

Nella fase finale del periodo preparatorio si potranno inserire delle competizioni di controllo, senza però alterare il programma di lavoro che prevede scopi e obiettivi di più lunga scadenza.

2)    Periodo specifico o pre-agonistico

E’ importante giungere dal periodo preparatorio in ottime condizioni di forma fisica e metabolica oltre che tecnica al fine di approcciarsi nella maniera più adeguata al periodo pre-agonistico ottimizzando il tutto per l’imminente periodo successivo, ossia il periodo competitivo.

Gli obiettivi sono più specialistici dove i ritmi di esecuzione, sia globale che del gesto tecnico specifico, si avvicinano sempre di più a quelli di gara.

L’intensità cresce ulteriormente a scapito del volume.

Anche in questa fase si dovranno inserire delle competizioni di controllo possibilmente della durata inferiore rispetto alla competizione programmata in modo tale da consentire un’intensità maggiore rispetto alla gara-obiettivo.

In tal modo si provoca un maggiore condizionamento della velocità di esecuzione.

3)    Periodo agonistico o competitivo

il periodo agonistico o competitivo è ovviamente la fase all’interno della quale si realizza la gara o le gare obiettivo.

LA PROGRAMMAZIONE 

La programmazione dell’allenamento prevede una stesura più particolareggiata e dettagliata del programma sulla base di quanto pianificato in precedenza. In pratica prevede la stesura dei contenuti dell’allenamento prendendo in considerazione dei concetti fondamentali:

Andamento del carico in base alla struttura del cicli di allenamento
Frequenza dei cicli di scarico
Mezzi e metodi di allenamento
Intensità e volumi di allenamento
Frequenza di utilizzo dei mezzi allenanti
Grado di specificità degli mezzi allenanti
Modalità di controllo dell’allenamento

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   un momento di programmazione con il ciclista professionista Simone Bevilacqua

Al di là dei concetti metodologici visti, mi rendo conto che probabilmente sono anche un pò noiosi ai più perché apparentemente teorici ma in realtà assolutamente pratici , vorrei che in conclusione passasse un messaggio fondamentale:   l’importanza della consapevolezza che solo lavorando con il metodo e con delle linee guida ben precise si possono ottenere gli auspicati miglioramenti .

Ricordiamoci che nulla accade casualmente , soprattutto nelle discipline di endurance dove è necessario che la “macchina umana” lavori con  un sistema preciso e codificato, solo percorrendo la strada del metodo si possono raggiungere obiettivi di rilievo.

Sono altresì convinto che per la “coppia atleta–coach” , il metodo conferisca stimoli, motivazioni e di conseguenza opportunità di successo !

E’ un sistema di lavoro che si autoalimenta aggiungendo nel tecnico ulteriore interesse e curiosità per la ricerca metodologica, detto questo,  non riuscrei a concepire il mio lavoro diversamente !

miguel12

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