Lo sport professionistico mi ha permesso di condividere gran parte della mio tempo con atleti di alto livello e di vivere direttamente i più importanti eventi sportivi.
Con dedizione e perseveranza e , forse, anche con un po’ di fortuna, ho vissuto il sogno che qualsiasi allenatore vorrebbe realizzare: indossare la giacca con i cinque cerchi e rappresentare la propria nazione ai giochi olimpici di Londra 2012 e Rio 2016.
Da queste pagine potrete “spiare dal buco della serratura” gli strumenti e i mezzi allenanti che adotto, osservando senza alcuna riserva come lavoro e quali prestazioni riusciamo ad ottenere. La metodologia che seguo per far crescere gli alteti e per crearne i presupposti del successo . Le gioie, i dolori, le imprese e le iniziative che accompagnano un percorso quotidiano di allenamento e di crescita.
Ma non solo…
Queste pagine racconteranno di eventi ed imprese sportive, di numeri, di grafici, di analisi e di statistiche, ma anche di passione, di progetti, di iniziative, di sogni e bisogni più o meno realizzati e realizzabili, di creatività e ispirazioni, di gioie e sofferenze.
Girando il mondo assieme ai miei atleti, ho potuto toccare con mano situazioni difficili, società complicate, popolazioni in miseria dal Cile all’Argentina, ma soprattutto all’Africa che indubbiamente mi è rimasta nel cuore .
Senza la pretesa di cambiare il mondo, il mio impegno è dunque anche quello di inventare e concretizzare iniziative e progetti di aiuto e di condividerle con parnter tecnici e con tutti voi.
Mio padre, artista pittore e non solo, in una pubblicazione nel lontano 1961 scrisse “il troppo ragionare soffoca l’ispirazione, fiacca la sensibilità e distrugge la verità del sentimento”.
Ecco allora che il mio obiettivo è il raggiungimento di un equilibrio, è il ricercare e mantenere il giusto connubio tra razionalità e istinto, tra logica e fantasia, tra ragione ed emozione.
Non solo cronometri quindi, non solo Kilometri, non solo wattaggi e non solo frequenza cardiaca... ma anche battiti del cuore.