in salita per fare sintesi con l’elite Fabio Zampese
30 mar 2017Un lavoro in salita a sintetizzare diverse caratteristiche metaboliche, condizionali e nervose in una fase avanzata di costruzione; è materiale per atleti “maturi”.
Per ciò serve una solida base aerobica e di forza ma anche un grande autocontrollo, conoscenza e consapevolezza dei propri mezzi .
Un’applicazione che non può prescindere dall’utilizzo certosino dei sistemi di controllo, power meter, cardiofrequenzimetro e conta pedalate.
Tre salite per un totale di 50’ minuti, due da 20 minuti e una da 10 minuti sono la fase centrale e più interessante di questa proposta allenante attuata da Fabio Zampese , atleta èlite di cross country e ciclocross, con modalità quasi perfetta.
Lo si può notare nella prima salita dall’andatura precisa e dall’espressione centrata della potenza; ma non solo, anche dal puntuale aumento della cadenza di pedalata; ogni 1’50”, come richiesto, l’atleta raggiunge per 10 secondi sempre in pendenza positiva, una cadenza ampiamente superiore a 100 RPM.
Nella seconda salita, dove si lavora principalmente sulla forza resistente, si evince la precisione dalle modifiche regolari della cadenza di pedalata con i tratti di forza a RPM 50 e successivamente a RPM 45 e i tratti di recupero in agilità a RPM 80/85.
Nella terza e più qualificante ascesa da 10 minuti si evidenzia una progressione media del wattaggio dal ritmo di fondo medio alla soglia espresso in sella e fuori sella.
A seguire una fase di 60’ su percorso misto facile e come richiesto con frequenze cardiache di fondo lento e wattaggi corrispondenti.
Un’ultima annotazione tecnica che merita attenzione: mi riferisco ai valori della pressione esercitata sui pedali (Platform Center Offset destro/sinistro ) misura che tiene come riferimento l’asse del pedale ossia il mandrino; tale pressione può essere sbilanciata più all’esterno o più all’interno oppure perfettamente centrale.
Questa osservazione è importantissima perché valuta l’ eventuale asimmetria meccanica dell’atleta e fornisce oggettive indicazioni sulla eventuale necessità di uno spostamento della tacchetta.
Nel caso di Fabio possiamo osservare come la pressione sui pedali sinistro e destro sia mediamente rispetto all’asse centrale prossima allo zero e, nella precisa quantifica che ci offre lo strumento “Vector 2 “, ritroviamo il valore medio su ben 3h00 di esercizio per il pedale sinistro -1mm ( pressione leggermente decentrata verso l’interno ) e per il pedale destro 0 mm a testimonianza di quanto sia corretta , ottimizzata e simmetrica la pressione esercitata su entrami i pedali dall’atleta in oggetto .
Tornando alla proposta metodologica infine possiamo notare come il volume complessivo della seduta sfori di soli 3’20” sulle previste 3h00” di seduta a testimonianza che la costruzione della proposta, compreso le ipotesi di recupero in fase di discesa e l’esecuzione precisa della stessa, hanno trovato corrispondenza quasi totale.
Proposta :
tempo previsto della sessione allenante: 3h00’
45’ riscaldamento a fondo lento attivandosi con qualche breve variazione da 10”/15” in sella e fuori sella
50’ in salita così suddivisi :
1° salita : 20’ andatura regolare in medio ( 275 W – f.c. 145/146) inserendo ogni 1’50” un tratto per 10” in sella ad alto RPM ( massima agilità e wattaggio libero )
2° salita : 20’ : 2 X [ 3’00” in forza resistente RPM 50 + 30’’ fuori sella basso RPM ( solo Forza ) + 1’30” recupero attivo in agilità ) + 2 x ( 3’00” in forza resistente RPM 45 + 30’’ fuori sella basso RPM (solo Forza) + 1’30” recupero attivo in agilità ]
3° salita : 10’ in progressione di potenza da medio a soglia ( da 275 a 340 W – f.c. da 145 a 156 ) in sella e fuori sella dando priorità all’agilità.
recupero tra le tre ripetizioni in discesa.
60′ su percorso misto facile mantenendo le f.c. a fondo lento e wattaggi corrispondenti.
e ora andiamo a spiare Fabio Zampese…